- CHI CI LIBERERÀ DALLA «CERTEZZA DEL FUTURO»?Chi pretende gli sia data «certezza di futuro» o di «un futuro», e la voglia dallo Stato – futuro pronto, ben confezionato, addirittura preconfezionato e personalizzato – certamente non dimostra che un poco di pensiero lo abiti. Un vertice d’imbecillità è proprio del politico d’opposizione che rimprovera un governo di «non pensare al futuro dei giovani», e del politico al potere che replica al rimprovero con la formula di uguale forza che, al contrario, non fa che pensare «al futuro dei giovani» o perché «i giovani abbiano un futuro certo». Sono manette mentali. Si può dire che è giovane chiunque Continue
- Il poeta e il tempoEssere uomo è più importante perché più necessario. Il medico e il sacerdote sono più necessari del poeta perché accanto al letto di morte ci sono loro, non noi. Il medico e il sacerdote sono umanamente più importanti, tutti gli altri lo sono socialmente. (Se la società stessa sia importante — questo è un altro problema, e avrò il diritto di parlarne soltanto da un’isola deserta). A eccezione dei parassiti, nelle loro diverse specie, tutti sono più importanti di noi. E, conscia di questo, in assoluta lucidità di mente e fermezza di memoria, con non minore lucidità e fermezza affermo Continue
- Gilles ClémentIl genio naturale Se, in nome della salvaguardia della diversità, ovvero della vita sulla Terra, l’informazione biologica deve prendere il sopravvento sulla forma come cardine nel progetto di paesaggio o di giardino, l’artista deve allora usare strumenti diversi per far emergere la sua opera, e, prima ancora, deve mutare sguardo. Considerare la densità del vivente, in un terreno incolto, come un sistema ordinato nel quale ciascun essere e ciascun comportamento rispondono a una logica biologica per entrare in dialogo – o anche solo per renderlo possibile –, significa rinunciare alla violenza della formalizzazione architettonica per iniziare un dialogo in cui Continue
- L’uccel bel verdeUn Re era ficcanaso. Andava, a sera, sotto le finestre dei sudditi, a sentire cosa si diceva nelle case. Era un tempo di turbolenze, e il Re sospettava che il popolo covasse qualcosa contro di lui. Cosí, passando, già a buio, sotto una casuccia di campagna, sentí tre sorelle sulla terrazza, che discorrevano fitto fitto tra loro. Diceva la maggiore: – Potessi sposare il fornaio del Re, farei pane in un giorno solo quanto ne mangia la Corte in un anno: tanto mi garba quel bel giovane fornaio! E la mezzana: – lo vorrei per sposo il vinaio del Re, Continue
- Maurice Maeterlinck”La pianta tende a un’unica meta: elevarsi verso il cielo per sfuggire alla fatalità che la avvince alla terra; infrangere la pesante e tetra legge, liberarsi, rompere la sua angusta sfera, inventarsi o invocare ali, evadere il più lontano possibile, vincere lo spazio nel quale il destino l’ha relegata, avvicinarsi a un’altro regno, penetrare in un mondo animato e in movimento.” Maurice Maeterlinck
- La sera scende sulle collineLa sera del 19 giugno (sera per modo di dire, essendo il cielo chiarissimo e il sole ancora fisso a mezzo il mare, con uno sguardo intento), presi un tram della linea 3, che percorre tutta la Riviera di Chiaia e termina a Mergellina, sedetti in un angolo, vicino a una donna senza naso, che portava in grembo una grossa pianta, e mi misi a pensare con quali parole avrei giustificato la mia visita a Luigi Compagnone, impiegato all’Ufficio Prosa di Radio Napoli, che non vedevo da molto tempo, e dal quale appunto stavo andando. Avevo bisogno di alcune informazioni Continue
- Serge LatoucheLa distruzione delle città in tempo di pace – con l’esplodere dei vecchi centri storici, la speculazione immobiliare sfrenata che caccia i ceti inferiori e medi verso le periferie, il proliferare dei centri commerciali, l’estensione delle zone residenziali, l’emergere dei grattacieli, la lacerazione dello spazio dalle autostrade e la proliferazione dei non-luoghi (stazioni, aeroporti, ipermercati, ecc.), l’asfissia del traffico automobilistico – è uno dei sintomi di una crisi più ampia generata dalla “super” o “iper” modernità (parola che trovo più giusta di “post”-modernità).
- I vegetarianiNon sembra facile, oggi, una difesa del vegetarianismo. Non solo tutti idolatrano il vitello carneo; il nutrimento alternativo, da contrapporgli, è scadente, povero e pericoloso. Nei catechismi vegetariani tradizionali si agita un mondo d’ombre. La polpa matura dei frutti, la potenza degli alimenti crudi, la virtù risuscitativa del miele, la perfezione del latte, lo splendore del burro, l’incanto dei formaggi, l’inesauribile bellezza del pane, l’eccellenza curativa del vino, la regalità dell’olio d’oliva, le profondità energetiche dell’uovo di gallina. Guai a sbucciare un frutto; lavare poco; seguire sempre i ritmi stagionali. In autunno, fra i tralci, a sguazzare nell’uva nera; noci Continue
- Première soiréePRIMA SERATA xxvii (Première soirée) – Lei era assai svestita e i grandi alberi indiscreti buttavano sui vetri il loro fogliame maliziosamente, vicino, vicino. Seduta sulla mia grande sedia, seminuda, incrociava le mani. Sul pavimento rabbrividivano senza disagio i suoi piedini minuti, minuti. – Io guardavo, color della cera, un piccolo raggio fuggiasco svolazzare sul suo sorriso e sui suoi seni, – mosca sul rosaio. – Io baciavo le sue caviglie fini. Lei un dolce riso brutale che s’allungava in trilli luminosi, un riso amabile di cristallo. I piedini sotto la camicia Trovarono scampo: “La fai finita!” – La prima Continue
- Elsa Morante3. Resta dunque da raccontare per ultima quella primavera-estate del ’47, coi vagabondaggi di Useppe e della sua compagna Bella, in libera uscita nel quartiere Testaccio e dintorni. Senza la guardia di Bella, certo, una simile libertà sarebbe stata negata a Useppe. Lui non di rado era ripreso da voglie avventate di fuga, ossia di camminare avanti avanti senza saper dove; e non c’è dubbio che si sarebbe sperduto, se non ci fosse stata Bella a frenarlo, e a riportarlo a casa all’ora solita. Inoltre, ogni tanto, inopinatamente, lo scuotevano delle paure: bastava il movimento d’un’ombra, o d’una foglia, per Continue
- Boris PahorCi sono voluti quarant’anni perché Boris Pahor fosse conosciuto in Italia. Ci sono voluti decine di libri stampati all’estero, una Légion d’honneur, premi negli Stati Uniti, traduzioni in inglese, tedesco, francese, persino esperanto e finlandese. Troppo a lungo non si è saputo che nella città di Trieste c’era un grande scrittore in quella lingua slovena che il fascismo ha invano tentato di cancellare con la forza. Necropoli, dedicato alla prigionia nei Lager nazisti, ha fatto conoscere questo autore ormai novantacinquenne (il libro è del 1967). Giunto all’età di 95 anni, Pahor vede finalmente la sua opera acclamata come capolavoro anche Continue
- Scemi di guerra“Mi piacciono gli italiani”, diceva Winston Churchill: “Vanno alla guerra come se fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come se fosse la guerra”. Infatti, da quando un anno fa la Russia dell’autocrate criminale Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina, abbiamo trasformato quella tragedia in una farsa. Con un dibattito politico-giornalistico da bar sport, umiliante, primitivo, cavernicolo, ridicolo: tutto slogan, grugniti e clave. Fino al giorno prima eravamo tutti virologi ed epidemiologi, poi siamo diventati tutti strateghi esperti di geopolitica e questioni militari… Ma gli scemi di guerra non sono soltanto i foreign fighter da salotto Continue
- Il capitalismo non è un’idea, è una malattia che ci è passata nelle cellule«Quello che mi preoccupa di più è che non vedo una rivolta contro il capitalismo. Dove ci sta portando il capitalismo? Non posso lasciare fuori questa domanda. La crisi, le crisi che stiamo vivendo non sono nate dalla gente semplice, ma dalla vittoria del denaro su tutto e tutti. Stéphane Hessel, che è stato in campo di concentramento con me, scrisse “Indignatevi!”. Ma io non vedo più nemmeno questo: vedo piccoli fuochi, proteste, frustrazione… ma non la rivolta morale contro il capitalismo. Viviamo in una società egoista, che fa schifo; il capitalismo non è un’idea, è una malattia che ci Continue
- Se mi sono tanto dilungataSe mi sono tanto dilungata su questo film, che costituisce in un certo senso una sorta d’anteprima, è perché il paragone con il seppuku di Mishima stesso ci permette di definire meglio la distanza fra la perfezione dell’arte, che riflette, in una splendente o cupa luce di eternità, l’essenziale, e la vita con le sue assurdità, i suoi colpi a vuoto, i suoi malintesi sconcertanti, indubbiamente dovuti alla nostra incapacità di penetrare, quando lo si dovrebbe, nell’animo degli esseri e nel cuore delle cose, ma anche, e proprio per questo, a quell’incalcolabile estraneità della vita “vera,” e che si potrebbe Continue
- Nutrimento e ispirazioneDi fatto, i semi offrirono ai primi esseri umani il nutrimento e al tempo stesso l’ispirazione per ridisegnare il mondo naturale in base alle loro esigenze. Diecimila turbolenti anni di civilizzazione si sono dispiegati dal lieve sonno del seme. Harold McGee, McGee on Food and Cooking, 2004. Avere un’infarinatura in materia di semi può essere una cosa deliziosa. Stanchi della haute cuisine? Provate la oat cuisine, la cucina a base di avena. Conoscere le proprietà dei semi che utilizzate come ingredienti vi permetterà di preparare saporito pane di grano o di granoturco, inventare insalate nutrienti, cuocere alla perfezione riso, fagioli Continue
- Oliver Stone“Trump ha abusato del suo ruolo e solo per questo dovrebbe essere buttato fuori”. Attenzione, però: “Ha detto bene dicendo che Washington era una palude. È una palude, e non c’è modo di cambiarla. L’America, come l’Italia, è bloccata nel sistema”. Oliver Stone, acclamato regista di Hollywood, è uno che conosce bene la politica: ha diretto una trilogia di film sui presidenti americani, da Jfk a George W. Bush, passando per Richard Nixon. E celebri sono anche le sue interviste documentario a Fidel Castro e Vladimir Putin, rappresentanti di due mondi, quello cubano e russo, che sono centrali nel discorso Continue
- Natura mortaLa filosofia nasce in Grecia, dice Maria Zambrano, in quell’istante in cui una rosea luce d’alba comincia a rischiarare il paesaggio di ulivi selvatici, mirti e cipressi: la timida luce, priva di violenza, che trionfa sulle tenebre con il suo semplice mostrarsi. È da questo chiarore che sono apparsi, tersi e allo stesso tempo opachi, come se fossero fatti anche di materia umana, gli dèi omerici. Il sole, divinizzato come un monarca assoluto, si affermerà più tardi, imponendo un ordine rigoroso alla Terra. Di questa luce d’alba è figlia l’idea di physis. Il modo migliore per tradurre physis è «natura». Continue
- Oltre il GiardinoDomenica. Chance era in giardino. Si muoveva lentamente, tirando il tubo verde da un sentiero all’altro, badando al flusso dell’acqua. Con molta dolcezza lasciò che il getto toccasse ogni pianta, ogni fiore, ogni ramo del giardino. Le piante erano come gli uomini: avevano bisogno di cure per vivere, per guarire dalle malattie, e per morire in pace. Ma le piante erano anche diverse dagli uomini. Nessuna pianta è capace di pensare a se stessa o di conoscere se stessa; non c’è specchio in cui la pianta possa identificare il proprio viso; nessuna pianta può fare qualcosa di proposito: non può Continue
- La Creazione delle ParoleDopo che Waa’ku-ni ebbe creato la Terra, tracciò dieci solchi con le sue dita e seminò i dieci suoni delle parole. Quando venne la primavera, in ogni solco crebbero fiori rossi e blu e gialli e bianchi e neri e Waa’ku-ni li chiamò Ta-wa-tè. Ma fra un solco e l’altro Waa’ku-ni vide piccoli steli nudi senza fiori e senza foglie. Egli sapeva di non averli seminati e capì che erano i fiori del silenzio. Mandò sulla Terra suo figlio Wo’ke e gli disse: «Va’ a coltivare i Ta-wa-tè». Wo’ke bagnò i fiori con la pioggia del suo sudore e i Continue
- A Zelensky unificatiDomenica il Tg1 intervistava in esclusiva Zelensky. Ieri il Corriere intervistava in esclusiva Zelensky. Invece Repubblica aveva un’intervista esclusiva a Zelensky uguale a quella del Corriere. Il Sole 24 ore, per distinguersi, aveva un’intervista esclusiva a Zelensky uguale a quelle di Corriere e Rep. Viceversa La Stampa aveva una sintesi delle interviste esclusive di Corriere, Rep e Sole degradate a “conferenza stampa”. Dal canto suo, il Messaggero aveva ampi stralci del verbo di Zelensky “ai giornalisti italiani”. Al contrario Libero aveva il meglio (si fa per dire) delle interviste di Tg1 e Corriere. Noi, non facendo parte del Giornale Unico, Continue
- Venezia, una macchina per pensare.“Ghetto” è una parola veneziana, poi diventata universale. Significava “fonderia”, e fu in quell’area, dismessa quando le sue funzioni produttive si spostarono all’Arsenale, che gli ebrei vennero insediati nel 1516. In un saggio ammirevole (nel volume Lo straniero, trad. it. 2014), Richard Sennett ha scritto che l’esperienza degli ebrei nel ghetto veneziano indicò un modo per legare cultura e diritti politici destinato a durare nel tempo […] La segregazione si trasformò in un valore umano positivo, come se i segregati fossero stati risparmiati da un contagio […] e la fede in una comunità organica consolidò il collegamento fra diritti economici Continue
- LA PAROLA Degli artisti per conto mio, conta di più la vita: come di tutti conta soltanto la vita più che le opere. Tutti dovrebbero sempre raccontare la loro vita e scrivere diari immensi, anzi tutti dovrebbero soltanto vivere, voglio dire sapere di vivere. Le opere sono cadaveri vaganti. Invece io vorrei sapere com’è nata la vita di ogni polvere che c’è sotto i tumuli di tutte le necropoli del mondo. Per questo non vado mai a vedere i musei e quando ci vado mi viene una melanconia infinita: penso a tutto quello che c’è dietro alla opere. ETTORE SOTTSASS
- CIORAN ADDIOCessate, da un pezzo, le visite a Cioran e Simone, nella loro mansarda di rue de l’Odéon; già un paio d’anni fa, prima ancora, la sua memoria prodigiosa s’inceppava spesso, e la paziente compagna era pronta a rattopparne i buchi improvvisi… Ora il calvario di entrambi è finito. Il vecchio amico non lo rivedrò più. Ha avuto il tempo di veder sparire tutti i suoi più importanti amici di gioventù: Eliade, Beckett, Ionesco, che come lui lasciano un segno nel secolo, e sono un tratto della sua genialità e del suo grido in forma di pensiero. Ionesco gli telefonava ogni Continue
- Anton Pavlovic CechovTROFIMOV Se hai le chiavi della tua proprietà, gettale nel pozzo, parti. Libera, come l’aria. ANJA Com’è bello quello che dici! TROFIMOV Credimi, Anja, credimi! Non ho ancora trent’anni, sono giovane, sono ancora studente, ma ho già tanto sofferto! Quando arriva l’inverno eccomi alla fame, malato, irrequieto, più povero di uno straccione e – in quanti luoghi non mi ha buttato il destino, dove non sono capitato! E tuttavia, giorno e notte, ogni momento, indicibili presentimenti mi hanno riempito l’anima, sempre. Io sento la felicità venire, Anja, io già la vedo… ANJA È spuntata la luna. TROFIMOV Sì, la luna Continue
- La nostra unica armaSembra un secolo che ci siamo ritrovati in oltre 100 mila in piazza San Giovanni a Roma per un’iniziativa italiana sul cessate il fuoco e il negoziato in Ucraina. Invece era solo il 5 novembre. Speravamo che quella marea umana scalfisse il monolite della lobby delle armi che soffia sul fuoco attraverso i suoi camerieri infiltrati nei governi europei, compreso il nostro. Ma ci vuol altro per intaccarlo. A questo serve l’ossessiva e tragicomica caccia a giornalisti, spie, hacker, troll, influencer e hater putiniani che s’infilano pure nelle urne, ribaltando le elezioni dell’intero orbe terracqueo: a nascondere le asfissianti e scandalose ingerenze americane in Europa. Non solo in Italia dove, Continue
- Banana YoshimotoIL POLLICE VERDE In treno avevo dormicchiato, e così avevo per metà la sensazione di sognare. Quando sentii il nome della mia stazione, scesi precipitosamente. Nell’aria pungente dell’inverno, il marciapiede sembrava ghiacciato. Mi strinsi bene la sciarpa e uscii dal controllo biglietti. Salita in taxi, chiesi all’autista di portarmi all’albergo, ma lui disse di non conoscerlo. Ricordai che si trattava di un albergo nuovo, piccolo, probabilmente poco pubblicizzato, e così mi feci lasciare in una zona da cui avrei potuto facilmente raggiungerlo. Tutt’intorno non c’erano altro che campi, e in lontananza si vedeva il profilo dolce delle Continue
- Incontro con Guido CeronettiIncontro con Guido Ceronetti Ho fatto un viaggio lunghissimo per arrivare da Guido Ceronetti, che da anni si è ritirato in un piccolo paese in provincia di Siena. Ero stata il giorno prima a Forte dei Marmi, per un altro servizio. Dunque sono arrivata dal maestro di corsa e piuttosto stremata, su un regionale veloce, sporco e tutto rotto. Il tassista che dalla stazione mi portava a casa sua, quando gli ho dato l’indirizzo, mi ha detto: «Ah, ma lei va a trovare Ceronetti!» E ho capito che il paese, in un certo senso, ruota tutto attorno a lui. Ad Continue
- Paul BowlesPedalavano lentamente, percorrendo la lunga strada in direzione dell’apertura nella bassa catena di monti a sud della città. Dove le case terminavano cominciava la pianura, un mare di pietre su entrambi i lati. L’aria era fresca, il vento asciutto del tramonto soffiava contro di loro. La bicicletta di Port cigolava lievemente ad ogni pedalata. Non parlavano, e Kit procedeva un po’ più avanti. In distanza, alle loro spalle, qualcuno suonava la tromba; una ferma, vivida lama di suono nell’aria. Perfino ora, quando tra poco più di mezz’ora sarebbe scomparso, il sole scottava. Arrivarono a un villaggio, lo attraversarono. I cani Continue
- 10 Questions for Krzysztof Zanussi / Martin Scorsese Presents Masterpieces of Polish Cinema. Krzysztof Zanussi was interviewed during his visit to the IU Cinema in September of 2014. Thanks Joseph Toth, The Film Foundation, Milestone Films, Jędrzej Sabliński, Amy Heller and Dennis Doros.
- Elementi di Botanica parallelaNell’antichità la botanica faceva parte di un’unica scienza, che includeva la medicina e le scienze agrarie ed era praticata da filosofi e barbieri. Alla famosa scuola medica di Coo (V secolo a.C.) Ippocrate, e più tardi Aristotele, scrissero i primi abbozzi di una metodologia scientifica. Ma fu Teofrasto, allievo di Aristotele, il primo a sviluppare un rudimentale metodo di osservazione del mondo vegetale. I suoi Historia plantarum e De plantarum causis si ritroveranno poi, tramandati da Dioscoride, fra le frasi e le frasche degli erbari medievali che monaci scrivani componevano nei chiostri fioriti delle badie, ritraendo le piante più umili, Continue
- FRANK LLOYD WRIGHT A FIESOLE“L’esilio volontario”, come lo definisce lo stesso Wright, cominciò a Berlino dove si recò, appena sbarcato in Europa, per revisionare il volume Ausgeführte Bauten und Entwürfe von Frank Lloyd Wright. La prima edizione del libro sull’opera del maestro americano uscì nel 1910, immediatamente seguita da una seconda l’anno successivo. Il libro e la contemporanea grande mostra berlinese completamente dedicata ai lavori di Wright ebbero un’eco fortissima fra gli architetti europei e provocarono immediatamente una svolta radicale nel movimento moderno in Germania e Olanda. La casa editrice Wasmuth chiese inoltre a Wright di scrivere delle note di spiegazione per accompagnare le Continue
- Abu l-Qasim al-ShabbiVoler vivere Se un giorno alla gente venisse voglia di vivere allora il fato dovrà rispondere, e la notte dovrà aprirsi e le catene spezzarsi chi vivere desidera il corpo non trattiene s’evapora e svanisce nel vasto cielo della vita gli esseri, gli esseri tutti così mi hanno detto così mi ha parlato il loro spirito celato. In cima alla montagna, nel più segreto albero nel mare scatenato, ascolta il mormorio dei venti: che io mi volga verso un luogo al mondo indossi la speranza, mi spogli di prudenza. Non temo sentieri rigorosi né fuochi alteri. Rifiutare le alte vette, Continue
- L’infinito senza farci caso“Abbiate cura di incontrare chi non sta nel mezzo. Cercate gli esseri estremi, i deliri, gli incanti. Cercate una donna o un uomo che non siano di questo mondo, cercate Giovanna D’Arco, Giordano Bruno.” Franco Arminio
- L’uccello lotta per uscire dall’uovoL’uccello di sogno che avevo dipinto era in viaggio e cercava il mio amico. La risposta mi giunse in un modo stranissimo. Un giorno, in classe, al mio posto, dopo l’intervallo fra due lezioni, trovai un biglietto infilato in un libro. Era piegato come usava tra noi quando durante la lezione ci scambiavamo di nascosto qualche bigliettino. Mi domandai meravigliato chi potesse avermelo mandato, perché non ero mai stato in simili rapporti con alcun compagno. Pensai che fosse l’invito a qualche chiassata, alla quale certamente non avrei partecipato, e senza leggere lasciai il foglietto nel libro. Soltanto durante la lezione Continue
- Fedor Dostoevskij“La compassione è la più importante e forse l’unica legge di vita dell’umanità intera”. Fedor Dostoevskij
- Johanna / Johanna. Un film di Ian Derry
- Foto dal finestrinoQualche volta la luce non è quantità di lux; qualche volta la luce è il cielo completo che precipita nella stanza. Jaisalmer, India, 1985 Tratto da: Ettore Sottsass, Foto dal finestrino, Adelphi
- Nasrin Sotoudeh, la sua condanna è un insulto al genere umanoDevo essere sincera: stavolta ci ho messo un po’ ad accettare questa notizia dall’Iran. Benché sia ormai da anni assuefatta a impiccagioni, esecuzioni pubbliche, condanne a morte, restrizioni e via dicendo, la sentenza nei confronti di Nasrin Sotoudeh mi ha lasciata davvero senza parole. La più famosa avvocatessa iraniana per i diritti umani è stata condannata infatti a 38 anni di carcere e 148 frustate. A darne la notizia su Facebook è stato il marito Reza Khandan dopo aver ricevuto una telefonata dal carcere da parte di sua moglie. Più volte negli anni ho seguito la vicenda di Nasrin e Continue
- Voglia di viaggiareLa vera voglia di viaggiare non è niente di più e niente di meglio che la rischiosa e intrepida voglia di pensare di voler capovolgere il mondo e di esigere risposte da tutto, da uomini, cose, avvenimenti. Non la si soddisfa né con progetti né sui libri; essa esige e costa di più: è il cuore e il sangue che occorre impegnarvi. Fuori della mia finestra il tiepido e morbido vento di ponente fruga nel lago nero senza uno scopo, senza una meta, infuriando nel suo impeto e consumandosi, selvaggio e insaziabile. Altrettanto selvaggia e insaziabile è la vera voglia Continue
- Entanglement“Un altro interessante paradosso della meccanica quantistica è quello meglio conosciuto come Entanglement, parola inglese traducibile come “intreccio-non-separabile” e si riferisce ad un interessantissimo quanto mai inspiegabile (attraverso le nostre categorie mentali) fenomeno che avviene tra le particelle. Due oggetti, due elettroni, creati contemporaneamente, sono in empatia tra loro. Se si invia uno dei due dall’altro lato dell’universo, poi su uno di loro si fa qualcosa di nuovo, l’altro risponde istantaneamente, subendo l’effetto del cambiamento sul primo elettrone. Allora o l’informazione viaggia infinitamente rapida oppure in realtà i due elettroni sono ancora connessi tra di loro.” http://it.wikipedia.org/wiki/Entanglement_quantistico
- Risolvere la sofferenza facendo saltare in aria l’universo? La dubbia filosofia dell’estinzione umanaIn un momento in cui gli umani minacciano l’estinzione di così tante altre specie, potrebbe non sembrare così sorprendente che alcune persone pensino che l’estinzione della nostra stessa specie sarebbe una buona cosa. Prendiamo, ad esempio, il Movimento per l’estinzione umana volontaria , il cui fondatore crede che la nostra estinzione metterebbe fine ai danni che ci infliggiamo a vicenda e agli ecosistemi più in generale. Oppure c’è il filosofo sudafricano David Benatar , che sostiene che portare le persone all’esistenza fa sempre loro del male. Raccomanda di smettere di procreare e di abbandonare gradualmente la Terra. Ma gli umani non Continue
- Alessando Orsini
- Solange DainiRingrazio il prof. Barbulescu e l’Accademia di Romania per l’invito a parlare di Noica in occasione del centenario della nascita. Uno dei motivi per cui ho accettato con gioia l’invito risiede nel titolo scelto per il colloquio: C. Noica e la filosofia come salvezza. Infatti è un titolo che ha attirato immediatamente la mia attenzione. Un’importante premessa che non posso esimermi dal fare è che conosco Noica come traduttrice piuttosto che come storica della filosofia. Nel contesto delle opere da me tradotte, il tema della salvezza appare, ma non in maniera preponderante. Per questo motivo, mi sono interrogata su cosa Continue
- Albert Schweitzer“L’uomo non troverà la pace interiore finché non imparerà ad estendere la sua compassione a tutti gli esseri viventi” Albert Schweitzer
- Sui visiQuello che mi ha sempre profondamente turbato è la naturalezza con la quale la maggior parte della gente porta il suo viso. Se un viso mi piaceva e l’altro no, per colmare la misura, si aggiungeva la scusa di un terzo argomento imparziale: l’uomo non può far niente per il suo viso. Nessun punto di vista è più insostenibile: infatti la responsabilità che uno si assume per il suo naso lungo è fondata per lo meno quanto quella che egli si accolla per le sue convinzioni politiche. Per le convinzioni politiche l’uomo, nella maggior parte dei casi, non può essere Continue
- Finestra sul nullaQueste ore che trascorri divorato dal cocente rimorso di non aver trovato un luogo per morire, di aver mancato la tua fine per pigrizia… Sono le ore dell’amore. Emil Cioran
- CULTURA, DISPERATO AMORE MIODire «crisi della cultura», luogo comune dei più manifatturieri, è pur sempre, oltre che comodo, pregnante d’indefinibile. Nella versione italiana, significa noncuranza del potere, perdita di bellezza, capitali e sovvenzioni sbaragliati, diseducazione progressiva dei cittadini. Cultura è tutela dell’identità nazionale: ce la stanno smerdando bravamente, senza un grido di rivolta, a colpi di intrusioni massicce di locuzioni e nomenclatura angloamericane. Scendi in strada un mattino qualunque e trovi che dal giorno prima si sono moltiplicate per contagio le insegne, e perfino targhe e targhette di professionisti, senza neppure la sminuzzata foglia di fico del bilinguismo, come le puoi leggere nelle Continue
- Franco La CeclaOggi prevale una ideologia della bigness che vede nell’ingrandirsi delle città la promessa di un mondo di città globali che donerebbero al resto della società un effetto di «prosperità». Se si leggono i report di Un-Habitat sulle città africane, asiatiche o dell’America Latina, o anche i report generali sulla condizione urbana, la parola prosperity è quella che si rintraccia piú spesso. Ma a leggerli poi in profondità si capisce che è una pia illusione. Nulla dimostra che in effetti all’ingigantimento delle città corrisponda un miglioramento della condizione dei loro abitanti. Quello che invece è chiaro è che la povertà mondiale Continue
- Tomaso Montanari
- Se niente importaForse il primo desiderio di mio figlio, inarticolato e ancora inconsapevole, fu quello di mangiare. Pochi secondi dopo essere nato, stava poppando al seno. Lo guardai con una soggezione che non aveva precedenti nella mia vita. Senza spiegazioni o esperienza, sapeva che cosa fare. Milioni di anni di evoluzione gli avevano infuso quel sapere, così come avevano inscritto il battito nel suo cuoricino minuscolo e l’espansione e la contrazione nei suoi polmoni appena liberati. Quella soggezione mi era sconosciuta, ma mi legava agli altri attraverso le generazioni. Vidi gli anelli del mio albero: i miei genitori che mi guardavano mangiare, Continue
- Ettore SottsassIndia Fui a India muchas veces y espero poder volver porque me siento muy bien en India. Me siento bien porque hace calor y el calor acelera mi existencia como una droga. Me siento muy bien porque en la India no se esconde la vida: ni la vida ni la muerte; Veo niños corriendo por la calle, niñas pequeñas que salen de la escuela con sus vestidos azules y rosas y cintas y flores en el pelo, veo gente en bicicleta que se va con montones de paja en la cabeza. En la India veo ancianos sentados a la sombra Continue
- L’Idiota dice che la Bellezza salverà il mondo/ L’Idiota dice che la Bellezza salverà il mondo, Eraclito che verrà il Fuoco per giudicarlo. Dai segni che vedo, dalle tracce che scopro, da quel che indovino nell’ombra del perduto, la Bellezza è un Messia venuto; e il mondo non è stato salvato, la tenebra non poteva afferrare la luce, solo farla simbolicamente morire. Ora nessuno l’aspetta piú, se non è Idiota; ma è ragionevole aspettare il giudizio del Fuoco: la giustizia viene sempre ultima. Quando il Fuoco verrà, dirgli di aver capito qualcosa della Bellezza, di averla sempre cercata, forse ne attenuerà il rigore. L’errore dietetico fondamentale risale al Continue
- StendhalLibro primo I. Una città piccola La cittaduzza di Verrières può passare per una delle più graziose della Franca Contea. Le sue case bianche con i tetti a punta, di tegole rosse, si stendono sul declivio d’una collina, sulla quale boschi di vigorosi castagni segnano le minime sinuosità. Il Doubs scorre qualche centinaio di piedi al di sotto delle sue fortificazioni, costruite già dagli Spagnoli, e oggi in rovina. Verrières è riparata verso nord da un’alta montagna, che dirama dal Giura. Le cime frastagliate del Verra si coprono di neve ai primi freddi dell’ottobre. Dalla montagna si precipita un torrente Continue
- Jung e l’I Ching: Archetipi e Processo d’individuazione“Perché non tentare un dialogo con un antico libro che pretende di essere animato?” Ẻ inevitabile! Si parla del Libro dei Mutamenti e sempre si finisce per parlare di Jung. Eppure l’I Ching non ne avrebbe bisogno, visto che gode di ottima longevità. Ma è grazie a Jung se l’oracolo può esibire una seconda giovinezza passando dal mondo delle cosiddette superstizioni a quello civilissimo della ragione occidentale. Non varrebbe la pena dilungarsi troppo su Jung nell’esclusiva relazione con l’ I Ching, pena un certo snaturamento della natura spirituale di questo come degli altri oracoli. Eppure è indubbio che tutti noi, Continue
- Thich Nhat HanhDuemilacinquecento anni fa il Buddha Shakyamuni predisse ai suoi seguaci che il prossimo Svegliato si sarebbe chiamato Maitreya: «il Buddha dell’Amore». Penso che il Buddha dell’amore possa incarnarsi anche in una comunità, non solo in una persona. Le comunità di vita consapevole sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e per la sopravvivenza del pianeta. Un buon Sangha ci può aiutare a resistere alla violenza, alla frenesia e al modo di vivere poco salutare dei nostri tempi. La presenza mentale ci protegge e ci fa procedere nella direzione dell’armonia e della consapevolezza. Tutti noi abbiamo bisogno del sostegno degli amici nella Continue
- La speranza dei giovani e l’imbecillità degli adultiIn realtà lo schema delle crisi giovanili è sempre identico: si ricostruisce a ogni generazione. I ragazzi e i giovani sono in generale degli esseri adorabili, pieni di quella sostanza vergine dell’uomo che è la speranza, la buona volontà: mentre gli adulti sono in generale degli imbecilli, resi vili e ipocriti (alienati) dalle istituzioni sociali, in cui crescendo, sono venuti a poco a poco incastrandosi. Mi esprimo un po’ coloritamente, lo so: ma purtroppo il giudizio che si può dare di una società come la nostra, è, più o meno coloritamente, questo. Voi giovani avete un unico dovere: quello di Continue
- La forma dell’alberoIn Messico, vicino a Oaxaca, c’è un albero che si dice abbia duemila anni d’età. È noto come «l’albero del Tule». Avvicinandomi, sceso da un torpedone di turisti, prima ancora che l’occhio distingua, è come una sensazione minacciosa che mi prende: come se da quella nuvola o montagna vegetale che si profila nel mio campo visivo venisse l’avvertimento che qui la natura, a lenti passi silenziosi, è intenta a mandare avanti un suo piano che non ha nulla a che fare con le proporzioni e dimensioni umane. Sto già per dare un’esclamazione di meraviglia confrontando la mia visione col concetto Continue
- La provincia dell’uomoSarebbe una bella cosa se, a partire da una certa età, si diventasse di anno in anno più piccoli e si ripercorressero all’indietro gli stessi gradini su per i quali ci si è arrampicati una volta con orgoglio. Cariche e onori dell’età dovrebbero però restare come oggi; così, persone piccole piccole, alte come un bambino di sei o otto anni, verrebbero considerate le più sagge, le più esperte. I re più vecchi sarebbero i più piccoli; in genere si avrebbero solo dei papi piccolissimi; i vescovi guarderebbero dall’alto in basso i cardinali, e i cardinali il papa. Nessun Continue
- La Tigre di LexotanLa campagna elettorale è appena cominciata ed è già tutto chiaro. Siccome il Rosatellum impone le alleanze elettorali più larghe possibili, la coalizione favorita – la destra – tiene dentro tutti, mentre quella sfavorita – il centrosinistra – tiene dentro chi non ha i voti e fuori chi li ha. La destra litiga su chi fa il premier: Salvini e B., in picchiata nei sondaggi, non vogliono la Meloni, colpevole di essere prima. B. dice che “Meloni spaventa i nostri elettori”, che però sono un quinto di quelli di FdI, cioè molti meno di quanti ne spaventa lui. Se passa Continue
- EutanasieQualche tempo fa abbiamo trovato, sotto la pioggia, un gattino, molto piccolo, che la ruota di una macchina aveva urtato, fracassandogli la spina dorsale. L’abbiamo asciugato e sfamato, in casa ha dormito una notte in pace, senza più un lamento. Il giorno dopo arriva il veterinario e visto il suo stato consiglia subito l’iniezione. Quel gattino, se anche fosse sopravvissuto al colpo, non avrebbe mai potuto lottare per la sua vita, per la natura era già morto. L’iniezione è una combinazione fulminante di droga sonnifera e di stricnina. Appena toccato dall’ago, il gattino è morto. Non abbiamo avuto rimorsi. Bisogna Continue
- I giustiUn uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che intuisce un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace. Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. Chi accarezza un animale addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson. Chi preferisce Continue
- Cosa vogliamo? Cambiare la societàL’architettura dovrebbe poter essere goduta da tutti, ma spesso soltanto i ricchi hanno l’opportunità di farlo. L’architetto lavora per i ricchi, per i governi, per le imprese, un tempo lavorava al servizio di principi e re, e i poveri sono segregati nelle favelas in condizioni di vita assurde! Dunque, la missione dell’architetto, molto spesso, non si realizza. È questo il motivo per cui ripeto che l’architettura non è importante ma è un pretesto: cioè, l’architetto compie la sua funzione se prende coscienza di come trasformare la sua professione in atto politico. Io penso che la questione politica faccia parte di Continue
- Gli spiriti degli alberiNella storia religiosa della razza ariana europea il culto degli alberi ha avuto una parte importante. Nulla di più naturale, poiché agli albori della storia l’Europa era coperta di una immensa foresta primigenia, dove le sparse radure devono essere sembrate delle isolette in un oceano di verde. Fino al secolo I avanti Cristo, la selva Ercinia si estendeva dal Reno verso oriente per un’immensa e sconosciuta distanza; dei Germani, interrogati da Cesare, avevano viaggiato per due mesi attraverso di essa senza trovarne la fine. Quattro secoli più tardi fu visitata dall’imperatore Giuliano, e la solitudine, l’oscurità e il silenzio della Continue
- Il Tao dell’Ecologia – Edward GoldsmithA prima vista sembrerebbe scontato che un libro onnicomprensivo di un autore importante assuma le vesti di un vero evento editoriale. Tanto più se il volume affronta esaustivamente tematiche di rilevanza epocale, che scarseggiano nell’offerta superficiale del “mercato” delle idee. In realtà, quest’ultima fatica di Edward Goldsmith, difficilmente rintracciabile nel circuito mediatico-commerciale, è un libro semplicemente fondamentale, che emblematicamente non ottiene riscontro neppure negli ambienti di primo -anche se non esclusivo- riferimento: gli “ambientalisti” nostrani. Evidentemente, sono gli stessi ambienti “alternativi” a mancare colpevolmente di una visione del mondo realmente anticonformista, che darebbe loro ruolo e identità alle soglie Continue
- Poesia“Vorrei essere il vento che muore nel paese.” Pier Paolo Pasolini
- Il merito non ha alcun valore“Il 90% di quelli che nascono poveri, muoiono poveri, per quanto intelligenti e laboriosi possano essere, e il 90% di quelli che nascono ricchi muoiono ricchi, per quanto idioti o fannulloni possano essere. Da ciò si deduce che il merito non ha alcun valore”. Joseph Stiglitz
- Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?Dovrei paragonarti a un giorno d’estate? Tu sei più amabile e più tranquillo. Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di Maggio, E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine. Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo, E spesso la sua pelle dorata s’oscura; E ogni cosa bella la bellezza talora declina, spogliata per caso o per il mutevole corso della natura. Ma la tua eterna estate non dovrà svanire, Né perder la bellezza che possiedi, Né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra, Quando in eterni versi nel tempo tu crescerai: Finché uomini respireranno Continue
- Da cui in modo singolare non si ricava nullaSull’Atlantico incombeva un’area di bassa pressione; si muoveva verso oriente in direzione di quella di alta pressione che si trovava sulla Russia, senza manifestare ancora la tendenza a eluderla, spostandosi verso nord. Le isotere e le isoterme facevano il loro dovere. La temperatura dell’aria era nella norma rispetto alla temperatura media annua, rispetto a quella del mese più freddo come a quella del mese più caldo e all’oscillazione mensile aperiodica della temperatura. Il sorgere e il tramontare del sole e della luna, le fasi lunari, quelle di Venere, dell’anello di Saturno e molti altri fenomeni significativi corrispondevano alle previsioni degli Continue
- Thomas Seeley | L’uomo che sussurra nelle orecchie delle apiIl Dr. Thomas D. Seeley è Horace White Professor in Biology alla Cornell University. Ha sede presso il Dipartimento di Neurobiologia e Comportamento, dove tiene corsi sul comportamento animale e svolge attività di ricerca sul comportamento e la vita sociale delle api mellifere. Il suo lavoro è riassunto in tre libri: Honeybee Ecology (1985), The Wisdom of the Hive (1995) e Honeybee Democracy (2010). Il mio lavoro scientifico si concentra sulla comprensione del fenomeno dell’intelligenza dello sciame (SI): la risoluzione di problemi cognitivi da parte di un gruppo di individui che mettono in comune le proprie conoscenze e le elaborano Continue
- Vita Sackville-WestI tried to hold the courage of my ways In that which may endure, daring to find a world in a lost world, a little world, a little perfect world, with owlet vision in a blinding time, and wrote and thought and spoke these lines, these modest lines, almost demure, what time the corn still stood in sheaves what time the oak renewed the million dapple of her leaves. Yet shall the garden with the state of war Aptly contrast, a miniature endeavour To hold the graces and the courtesies Against a horrid wilderness. The civil Ever opposed the rude, Continue
- Mente e natura – Gregory Bateson“Mente e natura” è un libro complesso, ma proprio per questo affascinante, che presenta una prospettiva olistica basata sulle teorie della cibernetica, dei tipi logici, della genetica,… Il “filo rosso” di questo saggio è la struttura che connette, cioè l’epistemologia che connette tutti i saperi. Bateson propugna infatti l’idea della sacra unità della biosfera e sostiene che tutte le realtà viventi sono connesse, hanno le caratteristiche proprie della mente e per questo possono essere comprese attraverso un modello comune. L’autore sostiene che il pensiero è un processo stocastico, con variabili casuali, proprio come lo è l’evoluzione della specie. Per dimostrare Continue
- Non far niente è il miglior metodo agricoloMasanobu Fukuoka – Non far niente è il miglior metodo agricolo 15: traduzioni Alice Pantaleone: voce narrante Ambrogio Vario: voce Masanobu Fukuoka Toni Ferrara: Editing
- Walt WhitmanPoesia del tramonto Alta marea del fiume, che scorre sotto di me! Ti guardo dritto in faccia, Nubi dell’ovest, sole alto ancora per mezz’ora, anche voi vi vedo faccia a faccia. Folle di uomini e donne con addosso i soliti abiti, quanto mi sembrate strani! Sui traghetti le centinaia e centinaia di persone che attraversano il fiume mi sembrano più strane di quanto tu possa immaginare, E tu che attraverserai da una riva all’altra fra molti anni, sei per me e per le mie meditazioni più di quanto tu possa immaginare. L’impalpabile sostentamento che traggo da ogni cosa ad ogni ora del giorno, Il semplice Continue
- L’insostenibile piacere del suicidioNew York “Ma come si dice, Mishìma o Mìshima?”. “Mìshima. Accento tonico sulla prima i. Anche lui non capiva perché in Europa lo chiamassero Mishìma”. Donald Keene sorride, ha un gesto come per dire: non ha importanza. Siamo nella sua casa di Riverside Drive, a Manhattan, che si affaccia sul fiume Hudson e su un panorama dei più limpidi della città. Keene, che insegna Letteratura giapponese alla Columbia University, è il massimo esperto americano delle opere di Mishima, del quale ha anche tradotto alcuni libri. Sta per partire per Napoli. “Ci conoscemmo nel 1954, a Tokyo”, dice Keene, “e non Continue
- Noam ChomskyLa democrazia è una scatola vuota “La macchina da indottrinamento al servizio di potentissimi, e occulti, poteri finanziari è per Noam Chomsky il vero Grande Fratello della società americana e occidentale. Un sistema di propaganda perfetto che si regge su due pilastri. Il primo sforna fiction, soap, reality show e sport per distrarre gli interessi della gente dai problemi reali e dispensare l’impressione di vivere nel “migliore dei mondi possibili”. Il secondo indirizza le opinioni dei lettori e spettatori, formando convenientemente le nuove classi dirigenti. il risultato è quello di assopire le coscienze e impedire una reale partecipazione. Per rendere Continue
- UncontactedUncontacted tribes are the most vulnerable peoples on the planet. They have made a choice to remain isolated. This is their right and it must be respected. But outsiders are encroaching on their lands and forcing contact. Whole populations are being wiped out by genocidal violence, and by diseases like flu and measles to which they have no resistance. Join the global call for governments to protect uncontacted tribes’ lands and prevent forced contact. Only when tribal peoples’ rights are respected can they determine their own futures. https://www.survivalinternational.org/petitions/uncontacted-tribes-declaration
- Panciatichi Ximenes d’Aragona Paulucci MariannaLa marchesa Marianna Panciatichi Ximenes d’Aragona Paulucci nacque il 3 febbraio 1835 in una famiglia della vecchia aristocrazia toscana. La madre fu Giulia De Saint Seigne e il padre marchese Ferdinando Panciatichi. Fin dal 1644 esistono testimonianze degli interessi naturalistici coltivati nella villa della famiglia dei Panciatichi a Novoli. Del Settecento è l’Hortus Panciaticus di Villa La Loggia: infatti suo padre, il marchese Ferdinando Panciatichi, si distinse per l’introduzione di numerose piante esotiche, fra le quali la prima sequoia, in Italia. A diciotto anni, dopo gli studi al collegio Ripoli di Firenze, Marianna sposò il marchese Alessandro Anafesto Paulucci che, Continue
- Masanobu FukuokaMasanobu Fukuoka (福岡正信 Fukuoka Masanobu?; 2 febbraio 1913 – 16 agosto 2008) è stato un botanico e filosofo giapponese, pioniere della agricoltura naturale o del non fare, autore di La rivoluzione del filo di paglia e The Natural Way of Farming. Istruitosi come microbiologo del suolo alla facoltà di Biologia, in Giappone, ha iniziato la sua carriera come scienziato del suolo, specializzandosi nelle patologie delle piante. A 25 anni cominciò a mettere in dubbio i preconcetti della scienza dell’agricoltura. Quindi, lasciò il suo posto come ricercatore scientifico, tornò nella fattoria della sua famiglia nella isola di Shikoku nel Giappone del Continue
- Je ne suis pas un artiste, mais j’ai la mémoire des fleurs«Scrivere del male è angelico. Ma ci sono fatti, come Auschwitz, per i quali la parola non pareggia il male. Le distruzioni dell’Isis? In Italia non siamo terroristi, ma non vedo che devastazioni, a cominciare dalla nostra lingua. La bellezza bussa alla porta ed è come se in casa non ci fosse nessuno». Alla soglia dei novant’anni, Guido Ceronetti resta la più anticonformista voce critica e poetica del nostro Paese. È scrittore, traduttore, poeta e drammaturgo; «e marionettista», come tiene a precisare. Non ci tiene per niente, invece, e da sempre, ad apparire politicamente corretto, come testimoniano le polemiche destate Continue
- Nicholas Georgescu-Roegen«Il vero “output” del processo economico non è un efflusso fisico di spreco, ma il godimento della vita.» «Dobbiamo renderci conto che un prerequisito importante per una buona vita è una quantità considerevole di tempo libero trascorso in modo intelligente.» Nicholas Georgescu-Roegen Nicholas Georgescu Roegen, uno dei più geniali pensatori del secolo scorso, è considerato a ragione il precursore della moderna economia ecologica, quella disciplina scientifica che persegue l’incorporazione delle variabili ambientali in modelli di gestione delle risorse economiche con implicazioni non solo nella scala economica ma anche nel sociale, politico e ambientale, proponendo un modello di sviluppo che garantisca Continue
- E i suoi chierici saranno chierici di sinistra“Io profetizzo l’epoca in cui il nuovo potere utilizzerà le vostre parole libertarie per creare un nuovo potere omologato, per creare una nuova inquisizione, per creare un nuovo conformismo. E i suoi chierici saranno chierici di sinistra” Pier Paolo Pasolini
- PACE PROIBITA
- Discorso sulla CostituzioneÈ così bello, è così comodo: la libertà c’è. Si vive in regime di libertà, c’è altre cose da fare che interessarsi alla politica. E lo so anch’io! Il mondo è così bello, ci sono tante cose belle da vedere, da godere, oltre che occuparsi di politica. La politica non è una piacevole cosa.
- Diario NotturnoVolere è potere: la divisa di questo secolo. Troppa gente che «vuole» piena soltanto di volontà (non la «buona volontà» kantiana, ma la volontà di ambizione); troppi incapaci che debbono affermarsi e ci riescono, senz’altre attitudini che una dura e opaca volontà. E dove la dirigono? Nei campi dell’arte, molto spesso, che sono oggi i più vasti e ambigui, un West dove ognuno si fa la sua legge e la impone agli sceriffi. Qui, la loro sfrenata volontà può esser scambiata per talento, per ingegno, comunque per intelligenza.
- L’ombra dell’uomoph. Guerin Blask for The New York Times Sto scrivendo questa nuova introduzione all’Ombra dell’uomo a The Birches, la dimora vittoriana in mattoni rossi nella quale sono cresciuta a Bournemouth. Dalla mia finestra vedo gli alberi su cui mi arrampicavo da piccola, quando sognavo che un giorno sarei andata in Africa a vivere tra gli animali e a scrivere su di loro. I libri che m’ispirarono allora, oltre a molti altri letti in età adulta, sono allineati sui ripiani della mia libreria: dal Dottor Dolittle a Tarzan, da Beatrix Potter al Vento tra i salici, e tanti volumi sulle avventure Continue
- Benjamin R. Barber/ Nessun bambino americano potrà sentirsi al sicuro nel suo letto se i bambini di Karachi o di Bagdad non si sentiranno al sicuro nel loro. Gli europei non potranno vantarsi a lungo della loro libertà se i popoli di altre parti del mondo rimarranno poveri e umiliati. Benjamin R. Barber Foto di Gianfranco Mazzocchi
- Un soffio di vitaCi sarà un anno in cui ci sarà un mese in cui ci sarà una settimana in cui ci sarà un giorno in cui ci sarà un’ora in cui ci sarà un minuto in cui ci sarà un secondo e dentro a quel secondo ci sarà il non tempo sacro della morte trasfigurata. C.Lispector «Voglio scrivere movimento puro» Questo non è un lamento, è un grido di uccello rapace. Iridato e inquieto. Il bacio sul volto morto. Scrivo come se fosse in gioco la vita di qualcuno. Probabilmente la mia stessa vita. Vivere è una specie di follia che la morte commette. Continue
- Per salvarci, dedichiamo più tempo al benessere comuneNon sappiamo che tempo sta arrivando. Non serve a molto pronunciarsi in previsioni. Meglio stare dentro ogni giornata con lucida attenzione e con qualche slancio. Siamo chiamati a fare la nostra parte e può bastare il rispetto dei consigli che ci vengono dalle autorità sanitarie. Non possiamo pensare di essere buoni cittadini limitandoci ad acquisire il green pass. La situazione è veramente grave e richiede comportamenti eccezionali da parte di ogni cittadino. A cominciare dalla capacità di dedicare parte del nostro tempo agli altri. Serve che una quota della nostra giornata sia destinata a una qualche forma di servizio civile. Continue
- Codice della vita italianaC’è molta amarezza, in espressioni che han l’aria (soltanto l’aria, purtroppo) del paradosso. Amarezza e, qualche volta, disperazione. Quando si vive in Italia, più d’una volta accade di domandarsi perché non si prende il primo piroscafo che parte per il nuovo mondo, dove, molto lontani, attraverso il velo della poesia, e senza alcun contatto con i cattivi campioni della madre patria, tutto quello che c’è di bello e di sano può tornare in mente e destare persin nostalgia. Si, siamo ridotti a questo, qualche volta: a prendere idealmente un piroscafo e guardarla da lontano, questa nostra Italia, per poterla amare Continue
- Costantin NoicaIn questi ultimi vent'anni è accaduto qualcosa, i popoli hanno provato il brivido della morte. “Noi popoli, adesso sappiamo di essere mortali”. Non è quello che potete immaginare in un primo momento, la guerra con le sue conseguenze. Si tratta di una cosa diversa, di un pericolo che la nostra tribù non aveva mai incontrato e che non sa affrontare: il grandioso passaggio, attualmente in atto, dalle società di tipo agricolo a un mondo diverso. Ancora un passo dalle proteine sintetiche ed è la fine della civiltà del villaggio, quel villaggio che dai tempi dei Geti, è l'unica cosa che Continue
- Mister Smith va a MadridOriana Fallaci. A esser sinceri, signor Capra, mi sembra quasi impossibile che lei sia Frank Capra. E non già perché la immaginassi diverso. Malgrado ella sia un monumento di gloria cinematografica e uno dei registi più popolari del mondo, la immaginavo proprio così: piccolo e bonario, in maniche di camicia e con la pipa fra i denti, una gran bocca sardonica e due occhietti che paiono due fiammiferi accesi. La immaginavo anche nonno, e infatti lo è già: scusi, sa, se lo dico. Mi sembra impossibile, ecco, che lei sia Frank Capra perché dopo il suo concittadino Orson Welles lei Continue
- TraditiPrima o poi la guerra arriverà sulle nostre spiagge sul nostro bel paesaggio sulle belle dimore storiche, sui giardini storici da sempre dimenticati e pur sempre belli. Dalle nostre finestre guarderemo le nostre città fantastiche faticosamente sopraggiunte a noi con qualche voragine qui e li ad abbellirle. Da qualche facciata demolita finalmente potremmo ammirare i tesori privati gelosamente ereditati e custoditi, e forse cominceremo a chiederci di chi è la colpa. L’ambiente il grande tradito del nostro paese già messo malissimo dall’incuria a nome del profitto e per un’esagerato benessere di pochi. E l’arrivo imminente di tempi funesti di un clima Continue
- Viaggi nello spazio viaggi nel tempoCi sono sempre state molte ragioni per viaggiare, la più semplice delle quali – già complessa – consiste nel farlo per il guadagno e per l’avventura, due motivazioni difficilmente separabili, persino nei mercanti delle Mille e una notte e in Marco Polo. Per convertire a una religione in cui si crede altri uomini, che si troverebbero immersi nella notte dell’ignoranza, come facevano i francescani che si addentravano nell’impero mongolo, Francesco Saverio in Giappone, o anche i monaci indù che evangelizzavano la Cina, o i monaci cinesi in cammino alla volta del Giappone. In altri casi per ritrovare, come Ulisse, una patria Continue
- Vivere senza vergognaUna volta non osavamo fiatare, far sentire un fruscio. Adesso scriviamo per il «Samizdat», lo leggiamo, e ritrovandoci nei fumoir degli istituti di ricerca diamo sfogo al nostro malcontento: Quante ne combinano quelli, dove ci stanno portando! L’inutile smargiassata cosmica, con lo sfasciume e la povertà che c’è nel paese; rafforzano folli regimi all’altro capo del mondo; attizzano guerre civili; hanno dissennatamente tirato su (a spese nostre) quel Mao Tse-tung, e ancora una volta manderanno noi a combatterlo, e ci toccherà andarci, cosa vuoi fare? Mettono sotto processo chi vogliono, la gente sana la fanno diventare matta – loro, sempre loro, e noi Continue
- Siamo tutti in pericoloNel pomeriggio del 1° novembre 1975 Pasolini rilasciò a Furio Colombo un’intervista di cui pensò anche il titolo: “Siamo tutti in pericolo”. Avrebbe dovuto rivederla il giorno dopo, ma il destino volle diversamente. Pier Paolo Pasolini a Furio Colombo Il suo testamento, le sue parole che oggi pesano come macigni. Quelle che pronunciò nelle ultime ore della sua vita. Era Furio Colombo a raccoglierle per un’intervista che non fu mai completata e che oggi ci racconta di noi stessi. Solo con 42 anni di anticipo. L’intervista, uscita poi l’8 novembre 1975 su “La Stampa-Tuttolibri”, fu riproposta con Continue
- Alla bandiera rossaPer chi conosce solo il tuo colore, bandiera rossa, tu devi realmente esistere, perché lui esista: chi era coperto di croste è coperto di piaghe, il bracciante diventa mendicante, il napoletano calabrese, il calabrese africano, l’analfabeta una bufala o un cane. Chi conosceva appena il tuo colore, bandiera rossa, sta per non conoscerti più, neanche coi sensi: tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie, ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli. Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo, 1961
- In giardinoUn mattino, sulle tracce dei miei desideri, lasciai casa nostra con un libro e un pezzo di pane nella borsa. Ma prima, com’ero abituato a fare da bambino, corsi dietro la casa nel giardino ancora ombreggiato. Gli abeti piantati da mio padre, che avevo conosciuto giovani e sottili come bastoni, si erano fatti alti e robusti; ai loro piedi giacevano cumuli di aghi di un marrone chiaro e da anni non vi cresceva altro che pervinche [Vinca minor, L.]. Lì vicino, però, in una piccola aiuola, c’erano i fiori perenni di mia madre, raggianti e allegri, che sempre la domenica Continue
- MINIMARIOUn anno fa, 2 febbraio 2021, Mattarella chiamò Draghi per sostituire Conte, dimissionario dopo aver avuto la fiducia di Camera e Senato, con un coso mai visto prima: “Un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica” con “tutte le forze politiche presenti in Parlamento”. Sfortunatamente abboccarono tutti i partiti tranne fortunatamente uno (sennò avremmo avuto un coso già visto prima, ma nelle dittature). Il progetto era chiaro: cancellare il popolarissimo premier che aveva gestito la pandemia e portato a casa 209 miliardi di Pnrr; raddrizzare le gambe agli elettori che avevano sbagliato a votare nel Continue
- Quirinale, menzognee AmarcordÈ stato vacuo parlare di “crollo del sistema”, se l’“inevitabile” Mattarella non fosse rimasto: uno storcimento della realtà che sta diventando patologico. Le alternative c’erano Neanche un briciolo di imbarazzo nei tanti commenti che giudicano l’Italia salvata dalla doppia medicina che le è stata inflitta. Sergio Mattarella al Quirinale per 14 anni e Mario Draghi che resta a Palazzo Chigi, azzoppato dalla mancata ascesa al Colle ma pur sempre il Migliore di tutti. L’esecutivo Draghi è una creazione di Mattarella e senza Mattarella pareva evidentemente improponibile. Ogni alternativa è stata bollata in partenza, come disonorante. Si salva solo Giorgia Meloni, Continue
- MIA MADREEccetto l’amore Non amavo, ma piangevo. No, non amavo, tuttavia solo a te ho indicato nell’ombra il volto adorato. Tutto nel nostro sogno non assomigliava all’amore: né ragioni, né indizi. Solo noi ha salutato questa immagine dalla sala serale, solo noi – tu ed io – le abbiamo portato un verso lamentoso. Il filo dell’adorazione ci ha legati più forte dell’innamoramento – degli altri. Ma l’impeto è passato e dolcemente qualcuno si è avvicinato che non poteva pregare, ma amava. Non affrettarti a condannare! Ti ricorderò come la più tenera nota nel risveglio dell’anima. Tu vagavi in questo animo Continue