466. A cena da Cesaretto (5 agosto 1980) […] Ho frequentato Cesaretto con una certa assiduità tra il 1965 e ‘70, mai una sola volta che non mi appioppasse bruciori e difficoltà gastriche, pur nei limiti di una zuppa e di un piatto di legumi, a volte con frittatina. Gustosi, non volgari, quei piatti: però del cucinato di cui, sinceramente, chi ama se stesso è meglio non si fidi. Economicissimo, onestissimo, ma attenti ai suoi fritti, alle sue crocchette, alle sue besciamelle. Insomma, cucina comunissima, però fatta e servita con simpatia umana, e la simpatia migliora tutto eccetto il pane e il vino. […] (p. 20)
Pensieri del Tè
CIORAN ADDIO
Cessate, da un pezzo, le visite a Cioran e Simone, nella loro mansarda di rue de l’Odéon; già un paio d’anni fa, prima ancora, la sua memoria prodigiosa s’inceppava spesso, e la paziente compagna era pronta a rattopparne i buchi improvvisi… Ora il calvario di entrambi è finito. Il vecchio amico non lo rivedrò più. Continue
Perché se il vegetarianismo è oggi purgatorio, la carne è due volte inferno
Non sembra facile, oggi, una difesa del vegetarianismo. Non solo tutti idolatrano il vitello carneo: il nutrimento alternativo, da contrapporgli, è scadente, povero e pericoloso. Nei catechismi vegetariani tradizionali si agita un mondo d’ombre. La polpa matura dei frutti, la potenza degli alimenti crudi, la virtù risuscitativa del miele, la perfezione del latte, lo splendore del Continue
Per il nuovo Anno
– Volete vivere insieme molti anni, amandovi, senza avere figli? Vi approvo con tutto il cuore. Ditemi le ragioni. – Per non avere rimorsi… – Bene. Precisate meglio. – Per non accrescere il dolore e la vergogna del mondo. Perché non ci sia qualcuno in più a fare il male o a patirlo. – Benissimo. Continue
Il padiglione d’oro
Scivolai nei miei geta e corsi fuori. Era una meravigliosa notte di luna; qua e là mucchi di riso appena raccolto proiettavano sulla terra morbide ombre. Dietro un ciuffo d’alberi scorsi un gruppo d’ombre che si muovevano. Uiko, vestita di nero, sedeva in terra. Aveva il viso d’un pallore indicibile. La circondavano alcuni poliziotti ed Continue
Crisantemo nella roccia
Pur abitando nella valle del Kakuenji, con le sue magnifiche tombe di pietra, ho scoperto per la prima volta la bellezza di quest’arte a Kyōto quando, nel Daitokuji, vidi il prezioso stupa [monumento buddhista che spesso custodisce reliquie] che orna la tomba di Sen no Rikyū e la lanterna di pietra che orna quella di Hosokawa Sansai. Continue
Pensieri del Tè
Due volte al giorno, verso le sei di mattina e le cinque della sera, tazza ripetuta di Tè verde della Cina arriva con la sua infallibile virtù unitiva, confirmativa, risuscitativa, a disincagliarmi e a preservarmi da ogni specie d’inerzia, d’inebetimento, di abbattimento. Messaggi clandestini, che trovano orecchio, avvolti in carta di riso, della Luce. Non sono un Continue
Cara amica
Un suicidio non è soltanto un gesto, è anche dei motivi importanti per compierlo. I motivi teorici li ho, nell’inaccettabilità indicibile di un simile mondo sfigurato e accecato, in preda a dominazioni di terrore, contro le quali combatto in un modo che piacerebbe a Cervantes, e non senza honra, ma troppo, troppo inutilmente. Mi mancano, Continue
Il maestro del tè
[…] Dovevano essere circa le due del pomeriggio quando presi posto nella stanza del tè, e vi restai sino a quando gli arbusti del giardino si furono totalmente confusi nell’oscurità. Passai là un pomeriggio molto felice, dimentico del tempo che scorreva. Ero già penetrato altre volte in questa stanza, in qualità di assistente del Maestro Continue